
Risulta spesso ignoto il meccanismo con cui Facebook proponga le notizie sulla nostra bacheca, un sistema che impedisce che questa si ritrovi affollata da miliardi di notizie e che porta alla luce quelle che ci interessano maggiormente.
Casualità o studiatissimi algoritmi? In realtà si tratta di complicatissime formule che si basano su alcuni parametri essenziali.
Il primo punto essenziale su cui si basa l’ultima modifica dell’algoritmo di Facebook è basato sull’affinità che un profilo abbia con un altro utente o pagina fan. Tante più interazioni ci saranno, come la posizione di un utente nella nostra lista di amici o parenti, o la condivisione e l’influenza delle notizie da lui pubblicate, tanto più alto sarà il grado di affinity. Con il meccanismo “Last Actor” sulla base delle 50 interazioni più recenti verranno proposti i successivi contenuti sulla nostra bacheca.
Altro parametro privilegiato da Facebook è il peso (weight) di un contenuto determinato dai “mi piace“, dai commenti, dalle condivisioni e dal fatto che non sia stato nascosto o segnalato come spam da altri utenti. Questo punto deve essere studiato con particolare attenzione da chi gestisce le pagine fan.
Per “obbligare” i gestori di pagine fan a pubblicizzare contenuti a pagamento, Facebook penalizza i post che contengono testo e link privilegiando quelli che contengono solo testo o foto.
Pertanto per far volare la propria pagina fan sarà opportuno alternare post con solo testo, spiritoso ed interessante, che possa essere condiviso e commentato dal maggior numero di utenti, con foto d’effetto e successivamente con post contenenti link del proprio blog o sito web.
