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Luigi Serafini e il codex seraphinianus, uno dei libri d’arte più strani e più belli mai realizzati.

Luigi Serafini e il codex seraphinianus, uno dei libri d’arte più strani e più belli mai realizzati. Codex Seraphinianus Su questa pagina altri disegni: https://www.facebook.com/CodexSeraphinianus Un libro d’arte straordinario e surreale, …


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Luigi Serafini e il codex seraphinianus, uno dei libri d’arte più strani e più belli mai realizzati.

Codex Seraphinianus
luigiserafini

Su questa pagina altri disegni: https://www.facebook.com/CodexSeraphinianus

Un libro d’arte straordinario e surreale, questa edizione è stata ridisegnata dall’autore e include nuove illustrazioni.

Da quando il Codex Seraphinianus è stato pubblicato per la prima volta nel 1981, il libro è stato riconosciuto come uno dei libri d’arte più strani e più belli mai realizzati.
Questa enciclopedia visiva di un mondo sconosciuto, scritta in una lingua sconosciuta, ha alimentato molti dibattiti sul suo significato. Scritto per l’era dell’informazione e indirizzato all’importazione di codifica e decodifica in genetica, critica letteraria e informatica, il Codice confuse, affascinò e incantò una generazione.

Sebbene il suo messaggio possa non essere chiaro, il suo fascino è ovvio: è un artefatto molto squisito. Sfocando la distinzione tra libro d’arte e oggetto d’arte, questa edizione anniversario, ridisegnata dall’autore e con nuove illustrazioni, presenta quest’opera unica sotto una luce nuova e senza pari. Con l’avvento di nuovi media e forme di comunicazione e flussi continui di informazioni, il Codice è ora più pertinente e attuale che mai.

È inoltre disponibile una speciale edizione deluxe limitata e numerata che include una stampa firmata.

Codex Seraphinianus

Codex Seraphinianus (Inglese) Copertina rigida

Il Codex Seraphinianus è un libro scritto e illustrato con più di mille disegni dall’artista italiano Luigi Serafini tra il 1976 e il 1978 e la cui prima edizione è stata realizzata nel 1981 da Franco Maria Ricci.

Il libro è costituito da circa 360 pagine, e si presenta come un’enciclopedia scritta in una grafia indecifrabile: l’autore, in una conferenza alla Oxford University Society of Bibliophiles tenuta l’8 maggio 2009, ha dichiarato che l’alfabeto in cui il Codex è scritto è interamente asemico, e non trascrive alcuna lingua esistente o immaginaria.