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Poste Italiane Defacement

Ripristinata l’home page del sito dopo l’attacco di defacement. Mai stati in pericolo i dati dei correntisti L’attacco di defacement, una delle forme più frequenti di hackeraggio contro i siti …


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Ripristinata l’home page del sito dopo l’attacco di defacement. Mai stati in pericolo i dati dei correntisti

L’attacco di defacement, una delle forme più frequenti di hackeraggio contro i siti italiani, che ha interessato nella serata di sabato 10 ottobre il sito di Poste Italiane è stato tempestivamente bloccato dal sistema di sicurezza interno dell’azienda. Tutti i dati e le informazioni contenuti nel sito non sono stati violati.
I tecnici di Poste Italiane e la Polizia postale – con l’ausilio della sofisticata sala di sicurezza per il controllo della rete allestita presso la sede di Poste Italiane a Roma – hanno intensificato i controlli per identificarne gli autori e sono già sulle tracce degli hacker.

Ma cosa significa Defacement?

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Defacing

Defacing (termine inglese che, come il suo sinonimo defacement, ha il significato letterale di “sfregiare, deturpare”, in italiano reso raramente con defacciare) nell’ambito della sicurezza informatica ha il significato di cambiare illecitamente la home page di un sito web (la sua “faccia”) o modificarne, sostituendole, una o più pagine interne.

Tale pratica, condotta da parte di persone non autorizzate e all’insaputa di chi gestisce il sito, è illegale in tutti i paesi del mondo.

Un sito che è stato oggetto di deface vede sostituita la propria pagina principale, spesso insieme a tutte le pagine interne, con una schermata che indica l’azione compiuta da uno o più cracker. Le motivazioni di tale atto vandalico possono essere di vario tipo, dalla dimostrazione di abilità a ragioni ideologiche. Le tecniche utilizzate per ottenere i permessi di accesso in scrittura al sito sfruttano solitamente i bug presenti nel software di gestione del sito oppure nei sistemi operativi sottostanti; più raro il caso di utilizzo di tecniche di ingegneria sociale.

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Paolo Franzese
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