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Come valorizzare un territorio con la comunicazione? Irpinia, se non ti racconti non esisti, ci racconteremo grazie all’Associazione Kaos nell’evento del 1 agosto 2025 presso il Castello di Gesualdo (AV). Nel cuore dell’Irpinia, in uno dei luoghi più suggestivi della provincia di Avellino, si terrà un evento che è già destinato a lasciare il segno: il talk show “Irpinia, se non ti racconti non esisti”, in programma venerdì 1 agosto 2025 alle ore 20:00 presso il magnifico Castello di Gesualdo.
All’interno della rassegna culturale “Saperi & Sapori – Green Passion”, organizzata dall’Associazione Kaos con il patrocinio del Comune di Gesualdo e il supporto dell’agenzia web Reel A Me, questo appuntamento rappresenta un’occasione unica per riflettere sull’identità, la comunicazione e il futuro di un territorio straordinario e troppo spesso dimenticato.
Argomenti trattati in questo articolo:
Protagonisti del talk
Enzo Costanza e Paolo Franzese, i protagonisti del talk, due nomi noti e stimati nel panorama della comunicazione territoriale e dell’identità digitale: Enzo Costanza, giornalista, autore e voce attenta delle dinamiche locali; Paolo Franzese, digital coach e comunicatore appassionato, conosciuto per la sua capacità di connettere persone, idee e territori attraverso strategie innovative di personal branding e storytelling.

I due protagonisti del “Talk Show”
Insieme, guideranno un dialogo aperto, provocatorio e ispirato, capace di coinvolgere istituzioni, operatori culturali, imprenditori, giovani e cittadini.

Come valorizzare un territorio con la comunicazione? Accendiamo un dialogo…
Tra narrazione, visione e identità
Il titolo dell’evento è già di per sé una dichiarazione d’intenti:
“Irpinia, se non ti racconti non esisti”.
Tra narrazione, visione e identità, in un mondo dove tutto è percezione, immagine, comunicazione, la capacità di raccontare se stessi è diventata la chiave per esistere davvero. Questo è vero per le persone, ma ancor più per i territori.
L’Irpinia, terra di borghi incastonati tra le colline, di castelli medievali, di tradizioni antiche e cultura autentica, è un giacimento inesauribile di storie, emozioni, esperienze. Eppure, resta ai margini dei flussi turistici, invisibile ai radar della comunicazione nazionale e internazionale. Perché?
Come valorizzare un territorio con la comunicazione? Una domanda urgente.
Perché l’Irpinia non “decolla”?
Il talk partirà da una serie di interrogativi cruciali:
- Perché l’Irpinia non “decolla”?
- Perché ad appena un’ora da Napoli, con una rete viaria accessibile e un patrimonio culturale e ambientale straordinario, l’Irpinia non riesce a intercettare flussi turistici significativi?
- Perché, nonostante le eccellenze enogastronomiche, le rassegne culturali, le feste popolari, la narrazione territoriale resta fragile, frammentata, poco riconoscibile?
- Dove manchiamo davvero? E cosa possiamo fare, concretamente, per invertire la rotta?
Come valorizzare un territorio con la comunicazione? Una crisi che chiama all’azione.
Il calo demografico
A complicare ulteriormente il quadro è la progressiva e silenziosa erosione della popolazione, il calo demografico. L’Irpinia, che corrisponde principalmente alla provincia di Avellino, conta oggi circa 400.000 abitanti. Ma il dato è in costante calo: nel solo 2024 si è registrata una diminuzione di circa 2.200 residenti rispetto all’anno precedente, pari a un calo dello 0,6%.
Guardando ai numeri degli ultimi anni, il fenomeno appare ancora più evidente: dai 410.000 abitanti del 2020 si è passati ai 401.000 del 2022, ben 9.000 persone in meno in tre anni. Una media di circa 3.000 abitanti persi ogni anno.

Ecco il grafico visivo aggiornato che illustra chiaramente il calo costante della popolazione residente in Irpinia (provincia di Avellino) dal 2020 al 2025. I dati evidenziano una perdita stimata di oltre 10.000 abitanti in cinque anni.
Questa tendenza non è solo un dato statistico, ma un allarme sociale, economico e culturale. Un territorio che perde abitanti perde anche voce, dinamismo, progettualità. Ecco perché la comunicazione oggi non è solo uno strumento, ma una necessità vitale.
Come valorizzare un territorio con la comunicazione? La risposta sta nella comunicazione.
Comunicazione, quella vera
Come ricorderà Paolo Franzese nel suo intervento, la questione non è solo di “avere contenuti”, ma di saperli raccontare, saperli valorizzare, saperli trasformare in una narrazione coerente, emozionante, autentica.
E qui entra in gioco la strategia, una strategia che deve essere:
- Digitale, perché oggi è nei social, nei video, nei motori di ricerca che si gioca la partita dell’identità;
- Coerente, perché ogni paese, ogni prodotto, ogni evento deve inserirsi in una cornice di significato condivisa;
- Partecipata, perché non può più essere un compito delegato a pochi: deve coinvolgere tutti, cittadini compresi;
- Continuativa, perché non basta una campagna o un evento, serve costanza, cura, visione.
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Come valorizzare un territorio con la comunicazione? Il digital manager nella Pubblica Amministrazione
Social media e digital manager
In questa direzione arriva una novità importante che segna una svolta epocale per la comunicazione istituzionale: la recente approvazione dell’articolo 4 del decreto-legge 25/2025, convertito nella legge 69/2025, ha introdotto ufficialmente la figura del social media e digital manager nella Pubblica Amministrazione italiana, inclusi i comuni.
Questa norma riconosce il ruolo strategico della comunicazione digitale negli enti pubblici, aprendo la strada all’individuazione di queste figure professionali sia tra il personale interno che attraverso nuove assunzioni. È un riconoscimento atteso da tempo, che può rappresentare un’opportunità concreta per strutturare finalmente una narrazione pubblica moderna, efficace e professionale anche nei piccoli comuni irpini.
Cosa fa il Social Media e Digital Manager nella PA?
- Gestione dei canali social: Creazione e gestione di profili social istituzionali (Facebook, Instagram, Twitter/X, LinkedIn, YouTube);
- Creazione di contenuti: Sviluppo di contenuti informativi e divulgativi su servizi pubblici, bandi, scadenze e iniziative locali;
- Interazione con i cittadini: Risposta a domande e commenti degli utenti, mantenendo un tono istituzionale e rispettando le normative vigenti;
- Analisi delle performance: Monitoraggio e analisi dei risultati ottenuti sui social media, utilizzando strumenti di reportistica;
- Coordinamento con altri uffici: Collaborazione con l’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) e gli uffici stampa per garantire una comunicazione coerente e efficace.
Come valorizzare un territorio con la comunicazione? Come assumere il social media e digital manager.
Quadro normativo
L’art. 4 del D.L. 25/2025, nella versione convertita (L. 69/2025), include due commi fondamentali:
- Comma 9‑novies: stabilisce che le amministrazioni pubbliche possono individuare la figura del social media e digital manager, sia tra il personale già in servizio dotato delle competenze richieste, sia tramite nuove assunzioni autorizzate dalla normativa vigente;
- Comma 9‑decies: introduce il principio di neutralità finanziaria, ovvero che l’attuazione delle assunzioni non comporti nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, ma avvenga mediante riorganizzazione interna o utilizzo di risorse già stanziate.
Estensione generalizzata: ogni ente pubblico, inclusi Comuni, Regioni, Province, potrà dotarsi della figura del social media e digital manager

Sintesi tabellare del quadro normativo (articolo 4, commi 9‑novies e 9‑decies)
Modalità di individuazione:
- Mobilità interna o assegnazioni: attraverso la valorizzazione del personale già presente nella PA che dimostri competenze adeguate;
- Assunzioni pubbliche: tramite procedura concorsuale, secondo le regole ordinarie, come confermato dall’articolo e da espliciti riferimenti alla modalità concorsuale di reclutamento.
Come valorizzare un territorio con la comunicazione? Il ruolo delle istituzioni e degli attori locali.
A chi si rivolge?
Il talk si rivolge direttamente a chi ogni giorno lavora per il territorio: sindaci, amministratori, associazioni, operatori turistici e culturali, ma anche imprenditori, giovani, artigiani. A tutti loro si lancerà una sfida: iniziare a raccontarsi, a costruire una narrazione condivisa che vada oltre la promozione e diventi identità.
Nel corso della serata, si parlerà di casi concreti, di errori da evitare, di buone pratiche da replicare. Si parlerà del ruolo dei video, della fotografia, della musica, delle emozioni. Si parlerà di algoritmi, di TikTok, di Instagram, ma anche di tradizione orale e di come la modernità possa essere uno strumento per difendere il passato, non per cancellarlo.

Non dimentichiamo il ruolo chiave che può avere l’Intelligenza Artificiale
Come valorizzare un territorio con la comunicazione? Bisogna essere “trovabili”…
Nel mondo che ci attende, essere presenti non basta più: bisogna essere trovabili.
Secondo recenti dati, il 29% degli italiani ha già utilizzato strumenti di intelligenza artificiale per pianificare le proprie vacanze 2025.
Ma la domanda più urgente non è quanti lo facciano, bensì quali destinazioni vengano effettivamente suggerite dalle AI. Perché oggi, se non sei nei risultati… non esisti.
Un territorio che non compare tra le proposte di un assistente digitale, di un motore predittivo o di un algoritmo conversazionale è un territorio che, semplicemente, non è mai stato raccontato in modo efficace.

E questo non è solo un problema tecnico: è una profonda sfida culturale. Comunicare con l’intelligenza artificiale significa adottare un linguaggio che parli agli umani e agli algoritmi insieme. Significa produrre contenuti ispiranti, ma anche ottimizzati, accessibili, strutturati, semanticamente ricchi. Significa ripensare la narrazione turistica e territoriale per renderla comprensibile alle macchine, senza mai perdere l’anima umana del racconto.
Perché, oggi più che mai, esistere passa attraverso il modo in cui ci raccontiamo nel linguaggio del futuro.
💡 Esempio: Controlla se ChatGPT ha inserito il tuo paese irpino in questo itinerario, scarica il PDF per una bella vacanza in Irpinia pianificata (Esempio dimostrativo generato da ChatGPT):
Come valorizzare un territorio con la comunicazione? Il grano come racconto vivente.
L’arte contadina
Durante il talk show “Irpinia, se non ti racconti non esisti”, sarà possibile ammirare alcune opere d’arte contadina suggestive dedicate ai mezzetti, straordinarie espressioni di un’arte antica e profondamente radicata nella cultura contadina dell’Irpinia. Si tratta di vere e proprie sculture rituali in paglia intrecciata, realizzate con sapienza artigianale tramandata di generazione in generazione. I mezzetti, insieme agli imponenti obelischi di paglia e ai tradizionali carri allestiti durante le feste religiose, rappresentano una delle forme più affascinanti di arte popolare agricola, in cui si fondono devozione, creatività e spirito comunitario.
Queste opere non sono solo oggetti decorativi: sono racconti viventi, intrecciati con la storia del grano, della terra e della fatica condivisa. Ogni filo di paglia rievoca la cultura del lavoro rurale, la sacralità del raccolto, l’identità di un popolo che ha saputo trasformare la materia povera in simbolo di bellezza e resistenza.

In foto il sindaco di Frigento, il prof. Carmine Ciullo
Le opere che accompagneranno l’incontro aiuteranno il pubblico a immergersi in questo patrimonio visivo e antropologico, ancora troppo poco conosciuto al di fuori dei confini locali. Un modo per restituire dignità e visibilità a quelle tradizioni che fanno dell’Irpinia un luogo unico, da proteggere e soprattutto da raccontare.
Come valorizzare un territorio con la comunicazione? La musica come ponte tra emozione e narrazione.
Massimo Lobresca al piano
Ad accompagnare le parole, ci sarà la musica dal vivo del musicista irpino Massimo Lobresca, che arricchirà l’evento con inserti sonori pensati per evocare l’anima profonda del territorio. Perché ogni racconto ha bisogno di una colonna sonora. E la musica è parte integrante della narrazione.

Massimo Lobresca in una foto (modificata) di Bianca Sepe
Massimo Lobresca è un musicista raffinato, Fondatore del gruppo musicale “Aria in”e successiva esperienza discografica nel 1985, pubblicando con l’”Ammazzonia record” di Milano, un 33 giri dal titolo “Sole”. Un cantante autentico, cresciuto tra le note e le emozioni dei night club degli anni ’80, dove ha mosso i primi passi come tastierista. La sua carriera si è poi intrecciata con quella delle grandi Orchestre Spettacolo, accompagnando artisti noti in tour in tutta Italia. All’inizio degli anni ’90, sceglie la via solista e si affaccia al mondo del “piano bar”, dove ancora oggi dà voce e anima a serate indimenticabili.
Massimo oggi si esibisce alternando con naturalezza tastiera, chitarra e mandolino, in una proposta musicale che può essere sia intima che versatile: suona da solo o in formazione con il figlio Francesco, flautista di talento che si muove con disinvoltura anche tra chitarra, basso acustico/elettrico e percussioni leggere. All’occorrenza, è possibile includere ulteriori musicisti per arricchire l’ensemble, creando formazioni su misura per ogni tipo di evento.
La sua esperienza ultra-decennale gli consente di spaziare agilmente tra diversi generi musicali, cercando sempre di esaudire le richieste del pubblico con gusto e sensibilità. Tuttavia, è nel repertorio dei grandi classici italiani e internazionali, nella canzone d’autore, e nella musica napoletana tradizionale – cantata o suonata al mandolino – che Massimo esprime al meglio la sua cifra stilistica e la sua passione.
Può esibirsi sia in acustico itinerante, in stile “posteggia” elegante, che in postazione fissa da piano bar, adattando la performance al contesto: cerimonie civili o religiose, ricevimenti, aperitivi, feste private o pubbliche, eventi in villa o in piazza.
Con Massimo Lobresca, ogni nota è un frammento di memoria, ogni canzone è un incontro tra le generazioni, ogni performance è pensata per lasciare una traccia profonda.
Come valorizzare un territorio con la comunicazione? Un teatro pieno di storie, emozioni, futuro.
Il Talk Show
“Se non ti racconti, non esisti” – Gesualdo, estate 2025. Se vuoi vedere tutto il Talk Show clicca qui.
Nella splendida cornice di Gesualdo, cuore pulsante dell’Irpinia autentica, si è tenuto il Talk Show “Se non ti racconti, non esisti”, una serata fortemente voluta da Paolo Franzese, digital coach e formatore, che ha scelto di mettere al centro della scena le potenzialità inespresse del territorio.
L’evento è stato un momento di riflessione collettiva, ma anche di provocazione e ispirazione. In un’atmosfera conviviale, tra applausi, musica dal vivo, ospiti d’eccezione e dialoghi sinceri, Paolo ha invitato il pubblico ad aprire gli occhi su una verità semplice ma trascurata: la narrazione è sopravvivenza. Se non raccontiamo i nostri luoghi, le nostre radici, le nostre storie, questi semplicemente smettono di esistere.
Un dialogo tra tradizione e futuro: Il talk ha attraversato diversi temi: dalla memoria personale al marketing territoriale, dall’abbandono dei borghi all’uso dei social media come motore di rinascita. Paolo ha parlato da cittadino appassionato e da esperto di comunicazione: ha raccontato esperienze, ha ricordato momenti chiave della propria formazione e ha mostrato al pubblico come sia possibile trasformare un piccolo gesto quotidiano – una frittata, un tramonto, un sorriso – in un contenuto virale.
Oggi non servono capitali, servono storie.
Non servono le televisioni, serve il coraggio di accendere la fotocamera del proprio telefono e dire: io ci sono, e questo è il mio paese.
– Paolo Franzese
TikTok, il nuovo borgo digitale: Tra gli spunti più significativi, la centralità di TikTok come piattaforma di racconto e promozione. Paolo ha sfatato il pregiudizio secondo cui TikTok sarebbe il “social dei balletti”, mostrandolo invece come l’unico content media in grado di valorizzare in modo capillare i territori meno conosciuti.
Napoli è rinata anche grazie ai social.
L’Irpinia può fare lo stesso.
Serve solo che qualcuno ci creda, davvero.
– Paolo Franzese
Durante la serata, è stato analizzato in diretta anche il profilo del progetto “Cammino della Restanza”, mostrando i limiti di una comunicazione ancora acerba e le enormi potenzialità non ancora espresse. Il messaggio era chiaro: senza visibilità non c’è impatto. Senza narrazione non c’è sopravvivenza.
Il viaggio dell’eroe irpino: Nel cuore dell’intervento, Paolo ha introdotto il pubblico a una delle tecniche narrative più potenti: il Viaggio dell’Eroe. Un archetipo che appartiene a tutti noi, che parla di una chiamata, di una sfida, di un drago da affrontare e di un tesoro da riportare a casa.
Anche voi, anche l’Irpinia, siete dentro questo viaggio.
E il tesoro siete voi, se decidete di raccontare, condividere, emozionare.
– Paolo Franzese
Le istituzioni? Seguiranno: Non sono mancate critiche e riflessioni sulle istituzioni locali. Ma il messaggio è stato rivoluzionario: non serve aspettare il sostegno dall’alto. Serve agire dal basso. Le istituzioni seguiranno quando vedranno i risultati. È già accaduto altrove, può accadere anche qui.
L’Irpinia viva, raccontata, condivisa: Il Talk Show si è chiuso tra musica, applausi e abbracci. Ma soprattutto con un compito preciso affidato ai presenti: iniziare subito a raccontare la propria Irpinia. Ogni giorno, con verità. Con orgoglio. Con passione.
Da domani, uscite, prendete il telefono, raccontate.
Se non lo fate, l’Irpinia scompare.
Ma se lo fate, può rinascere.
E può diventare, finalmente, di moda.
– Paolo Franzese
Come valorizzare un territorio con la comunicazione? L’Irpinia come brand collettivo.
Conclusioni
L’evento vuole essere soprattutto un invito alla consapevolezza: se non ci raccontiamo, saremo raccontati da altri. E male. O peggio: resteremo invisibili. Non basta più dire “abbiamo tutto”. Occorre dirlo bene, insieme, in modo efficace. Perché il patrimonio da solo non basta: va trasformato in esperienza condivisa, in valore comunicato, in identità riconoscibile.
L’obiettivo finale del talk è ambizioso ma necessario: fare dell’Irpinia un brand collettivo, riconoscibile, desiderabile, autentico. Un brand che non sia un’etichetta vuota, ma un racconto potente, fatto di volti, storie, sapori, paesaggi. Un brand che nasca dal basso, ma sappia guardare lontano.
Dettagli dell’evento:
📍 Dove: Castello di Gesualdo (AV)
🗓️ Quando: 1 agosto 2025, ore 20:00
🎙️ Chi: Enzo Costanza e Paolo Franzese
🎵 Musica dal vivo: Massimo Lobresca
🎟️ Ingresso: gratuito (posti limitati)
🌆 Evento: all’interno di “Saperi & Sapori – Green Passion”
Organizzato da: Associazione Kaos
Con il patrocinio di: Comune di Gesualdo
In collaborazione con: Reel A Me Web Agency
Una serata per interrogarsi, confrontarsi, lasciarsi ispirare. Perché, come ci ricorda il titolo, “Irpinia, se non ti racconti non esisti”. E questo è il momento di iniziare a farlo. Insieme.












