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Predatori di domini. Domain grabbing. Chi è Andrew Reberry?

Quando si decide di aprire un sito web la prima cosa da fare è la scelta del nome dominio che solitamente corrisponde al nome registrato della propria azienda, o al …


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Quando si decide di aprire un sito web la prima cosa da fare è la scelta del nome dominio che solitamente corrisponde al nome registrato della propria azienda, o al proprio nome e cognome o ad un nome di fantasia accattivante facilmente memorizzabile o con caratteristiche particolarmente appetibili dai motori di ricerca.

Può anche accadere che avevate già un nome dominio, che è scaduto e vorreste recuperarlo. In questo caso se si tratta di un dominio con suffisso .it vi è un periodo transitorio di 3 mesi detto “no provider manteiner” in cui il dominio non può essere acquistato da terzi ed il proprietario ha modo di ripristinarlo, se invece si tratta di un dominio con suffisso .com, .net, .org il dominio rimane per 30 giorni in uno stato detto “Registar Hold” che sta ad indicare che il dominio è scaduto, trascorso tale periodo passa ad uno stato di “Redemption Period” della durata di altri 30 giorni nei quali il proprietario può cercare di riottenerto. Trascorso anche questo periodo il dominio passa allo stato di “Pending Delete” per 5-10 giorni dopodichè potrà essere acquistato da chiunque.

Ed è qui che si inserisce l’ormai diffusissimo fenomeno di accaparramento di nomi dominio che molte cyber aziende stanno attuando nei confronti di personaggi o marchi noti al fine di trarne un lucro attraverso il pagamento di un “riscatto” per poterlo riavere.

Una pratica comunemente utilizzata da Andrew Reberry che con la sua Huge Domains punta come un falco i domini in scadenza e come una piovra dai mille tentacoli se ne impossessa con la velocità della luce, probabilmente grazie all’utilizzo di sofisticati software di segnalazione automatica, creando per se e la sua azienda un giro di affari sia dalla rivendita degli stessi che dal traffico generato e deviato sul suo sito dal nome stesso del proprietario del dominio “sottratto”.

Ma come difendersi da questa pratica di domain grabbing?

In Italia la giurisprudenza interviene con la normativa relativa al diritto al nome ossia con l’art. 7 del codice civile e alla normativa del marchio registrato per le quali solo il titolare di un nome o di un marchio ha il diritto di servirsene in modo esclusivo e quindi di utilizzarlo anche come nome dominio.

dominioHuge Domainsnome dominio

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Paolo Franzese
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